Minibond: vantaggi per emittenti e investitori
La diversificazione delle fonti di credito può offrire innumerevoli opportunità per generare liquidità per il consolidamento e la crescita delle imprese. Il ricorso ai Minibond consente alle PMI di fruire di una serie di vantaggi, oltre a quelli di natura fiscale e normativa sopra citati. Dal punto di vista degli emittenti, questo tipo di obbligazioni permette di:
• avere una minore dipendenza dal sistema bancario, soprattutto in un mercato del credito ancora “in contrazione” e con prospettive future molto vincolate alla possibilità di aumentare il capitale (si pensi infatti a Basilea 3 che ha come obiettivo quello di una decisa ricomposizione dei requisiti patrimoniali andando a potenziare ulteriormente il c.d. Core tier 1, oltre che prevedere un buffer aggiuntivo del 2.5% rispetto ai minimi di capitale da utilizzarsi in caso di necessità);
• allungare la durata media delle fonti di finanziamento, garantendo quindi una maggiore coerenza tra la duration dell’attivo e del passivo, con conseguente miglioramento degli equilibri patrimoniali e finanziari. A questo si collega anche l’opportunità di sostenere, per tutta la durata del prestito, il pagamento della sola quota interessi (c.d. formula bullet), evitando all’impresa rilevanti deflussi di cassa nel periodo in cui gli investimenti non hanno ancora cominciato a produrre i relativi cash flows. Inoltre, i Minibond consentono di avere certezza e stabilità sulla disponibilità di risorse per un certo numero di anni e l’emissione di obbligazioni non determina alcuna segnalazione presso le banche dati (CRIF e Centrale dei rischi).
Sempre dal punto di vista delle PMI, che non hanno al loro interno le competenze evolute in termini di finanza, l’approcciarsi a questo canale alternativo consente:
• di acquisire maggiori competenze sia in termini di crescita culturale che di evoluzione organizzativa;
• di avere una maggiore visibilità verso la comunità finanziaria domestica e internazionale.
L’emissione di un Minibond, inoltre, rappresenta una “prova generale” in vista di potenziali steps di crescita successivi, come il private equity e la quotazione in Borsa, certamente meno invasiva dal momento che non comporta alcuna variazione nella compagine societaria.
Lato investitori, invece, il mercato dei Minibond consiste in una nuova asset class che si configura sul mercato italiano come de-correlata dalle classiche esposizioni ai mercati azionari e obbligazionari concentrati sui grandi emittenti. Gli investitori istituzionali hanno l’opportunità di diversificare i loro portafogli con tipologie di attivi che offrono un efficiente rapporto tra rischio e rendimento e che sono tuttavia caratterizzati da un profilo di bassa liquidità. Solitamente la politica d’investimento perseguita è quella del buy and hold, che consiste nella sottoscrizione degli strumenti al momento dell’emissione e il mantenimento in portafoglio fino alla naturale scadenza.
Il ruolo dell’Advisor a supporto delle PMI
Alla luce dei vantaggi tangibili nei tempi e nei costi di accesso al capitale, attivare strumenti di finanza alternativa per la propria azienda è la strada giusta da percorrere. I Minibond, in particolare, sono strumenti innovativi e complementari rispetto al credito bancario, chiamati ad assolvere a un’unica finalità: veicolare il risparmio, privato e istituzionale, verso le piccole e medie imprese.
Per le PMI ricorrere al supporto di un Advisor finanziario rappresenta una scelta strategica per valutare la fattibilità dell’operazione di emissione. Questa figura gestisce il processo di comunicazione tra azienda emittente e investitore, ha il compito di guidare la strategia dell’operazione (timing dell’emissione, controvalore di titoli, scadenza, possibile tasso di interesse) e affianca l’impresa nei rapporti con gli altri soggetti coinvolti, in particolare con il team di gestione del fondo di investimento.
L’Advisor, in particolare, svolge un ruolo chiave nel supporto alla costruzione di un business plan dettagliato, credibile e trasparente che rappresenta un elemento fondamentale dell’emissione, in quanto in nessun caso le risorse derivanti dalla sottoscrizione dell’obbligazione dovranno essere destinate al finanziamento di precedenti debiti in scadenza o supportare la gestione del circolante.
Per le PMI, nello specifico, la predisposizione di una corposa e dettagliata documentazione può rappresentare uno sforzo produttivo che richiede energie, tempo e talvolta anche sensibilità non sempre alla portata di una piccola realtà produttiva.