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Cessione del Quinto

Cessione quinto pensioni e stipendi: domanda e tassi da aprile

Cessione quinto pensione e stipendio 2023: tassi dal 1° aprile 2023, calcolo importo e rate, istruzioni di domanda.

Con la cessione del quinto dello pensione o della stipendio si può ottenere un prestito (da una banca o da un intermediario finanziario) che, nel caso del pensionato, si rimborsa mensilmente con addebito diretto sul cedolino pensione INPS (la rata di restituzione non può superare un quinto dell’importo mensile dell’assegno pensionistico), mentre il lavoratore lo scala tramite una trattenuta sullo stipendio in busta paga.
Come di consueto, si può pagare la rata con trattenuta mensile sulla pensione purché questa sia “cedibile”, ossia di importo superiore al trattamento minimo. Una novità 2023 è invece la procedura integrata “Quote Quinto” per le cessioni su stipendio e pensione: adesso il trasferimento della cessione del quinto dallo stipendio alla pensione è più facile e lo stato di ogni pratica è consultabile online sulla stessa piattaforma INPS.
Per quanto riguarda i tassi di interesse applicati, si evidenziano forti aumenti legati all’inflazione e all’aumento del costo del denaro (per effetto dei continui aumenti BCE), con i tassi soglia che coincidono con i tassi soglia di usura per la classe di età “Maggiore di 79 anni”.
Nonostante i rialzi, tuttavia, in confronto ad un classico prestito, quello con cessione del quinto (soprattutto nel pubblico impiego) mantiene tassi convenienti.
Vediamo in dettaglio.

I tassi 2023 per la cessione del quinto
I tassi medi applicati dal 1° aprile 2023, per i prestiti da estinguersi dietro cessione del quinto dello stipendio e della pensione, sono i seguenti:
Fino a 15.000 euro 12,89 (Tassi medi) 20,1125 (Tassi soglia usura)
Oltre i 15.000 euro 8,85 (Tassi medi) 15,0625 (Tassi soglia usura)
Per ottenere un prestito con cessione del quinto, si deve richiedere una certificazione di cedibilità della pensione, in cui viene indicato l’importo massimo della rata ottenibile. Tale documento va consegnato alla banca o finanziaria. Rivolgendosi alle società convenzionate con l’INPS, la procedura si svolge in maniera interna e diretta, con i tassi di interesse stabiliti dalla convenzione.
La durata del contratto di prestito non può superare dieci anni, è obbligatorio stipulare un’assicurazione per il rischio di premorienza e l’importo della rata deve essere calcolato al netto delle trattenute fiscali e previdenziali, con salvaguardia del minimo di legge per l’AGO (ecco perché i trattamenti pensionistici integrati al minimo non possono essere oggetto di cessione). Nel caso di titolari di più pensioni, il calcolo si effettua sul loro cumulo.
Infine, nel contratto devono essere indicate tutte le spese (istruttoria, estinzione anticipata, premio assicurativo per premorienza, commissioni, interessi).

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Armando Fiocchetta

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Esclusioni dal prestito

  • • Assegni e pensioni sociali;
  • • Invalidità civili;
  • • Assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità;
  • • Assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOESO, CRED27, COOP28);
  • • Assegni al nucleo familiare;
  • • Pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la cessione;
  • • Prestazioni di esodo ex art. 4, commi 1-7 ter, legge 28 giugno 2012, n. 92;
  • • APE Sociale.